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COMUNICAZIONI ELETTRICHE


Diploma Universitario
Ingegneria Elettronica - Ingegneria Informatica



ESERCIZIO 1: Si consideri il sistema mostrato in figura. Il filtro ha risposta in frequenza $ H(f)=-\jmath \,{\rm segn}\,(f)$, dove la funzione $ \,{\rm segn}\,(f)$ risulta essere definita come

$\displaystyle \,{\rm segn}\,(f) = \left\{ \begin{array}{ll}
1 & \textrm { se $f \ge 0 $} \\
-1 & \textrm { se $f < 0$\,.}
\end{array} \right.
$

Ponendo in ingresso al sistema il segnale $ x(t)$ il cui spettro è mostrato in figura, si determini lo spettro del segnale $ y(t)$.
\begin{center}\vbox{\input{esempio1.pstex_t}
}\end{center}




SOLUZIONE ESERCIZIO 1: Dallo schema a blocchi di figura possiamo ricavare l'espressione analitica del segnale $ y(t)$:

$\displaystyle y(t) = x(t) \cos( 2 \pi f_0 t) + [x(t) \ast h(t)] \,{\rm sen}\,( 2 \pi f_0 t) \, .
$

Passando nel dominio della frequenza, otteniamo

$\displaystyle Y(f) = \frac{1}{2} \left[X(f - f_0) + X(f + f_0) \right] + \frac{1}{2\jmath} \left[X(f - f_0)H(f - f_0) - X(f + f_0)H(f + f_0) \right]
$

Poichè, all'uscita del filtro $ H(f)$ abbiamo un segnale con trasformata di Fourier come indicato in figura
\begin{center}\vbox{\input{esempio2.pstex_t}
}\end{center}
siamo quindi in grado di disegnare le risposte in frequenza delle due parentesi quadrate con cui abbiamo scritto il segnale $ y(t)$. Infatti dalla prima ricaviamo
\begin{center}\vbox{\input{esempio3.pstex_t}
}\end{center}
mentre dalla seconda ricaviamo
\begin{center}\vbox{\input{esempio4.pstex_t}
}\end{center}
Sommando infine i due termini otteniamo lo spettro di figura, dal quale si deduce che lo schema a blocchi presentato effettua una modulazione SSB-LB.
\begin{center}\vbox{\input{esempio5.pstex_t}
}\end{center}



ESERCIZIO 2: Un segnale PAM ha espressione $ s(t)= \sum_{i=0}^\infty a_i p(t - i T)$. I simboli $ a_i$, equiprobabili ed indipendenti, appartengono all'alfabeto $ \{\pm 1\}$, mentre l'impulso $ p(t)$ ha trasformata di Fourier $ P(f)=T \,{\rm sinc}(fT) e^{-\jmath 2 \pi f T/2}$, con $ T=9 \cdot 10^{-5}$ s.

SOLUZIONE ESERCIZIO 2: Per poter ricavare l'espressione analitica della densità spettrale di potenza di $ s(t)$, occorre per prima cosa individuare la sequenza di autocorrelazione della sequenza di informazione $ a_i$. In particolare essa risulta uguale a

$\displaystyle R_a(n) = \left\{ \begin{array}{ll}
\sigma_a^2 + m_a^2 & \textrm { se $n =0 $} \\
\sigma_a^2 & \textrm { se $n \ne 0$\,.}
\end{array} \right.
$

Calcoliamo quindi il valor medio e la varianza di tale sequenza: abbiamo che il valor medio risulta essere dato da

$\displaystyle m_a \stackrel{\triangle}{=}E\{a_i\} = \sum_i a_i P(a_i) = 1 \cdot \frac{1}{2} - 1 \cdot \frac{1}{2} = 0
$

mentre la varianza risulta essere

$\displaystyle \sigma_a^2 \stackrel{\triangle}{=}E\{a_i^2\} - E^2\{a_i\} = \sum_i a_i^2 P(a_i) = 1 \cdot \frac{1}{2} + 1 \cdot \frac{1}{2} = 1\,.
$

Dalla teoria sappiamo che un segnale modulato PAM ha uno spettro di potenza dato dalla espressione

$\displaystyle G(f) = \frac{\sigma_a^2}{T} \vert P(f)\vert^2 + \left(\frac{m_a}{...
...rt P\left(\frac{k}{T}\right)\Big\vert^2 \delta\left(f - \frac{k}{T}\right)\, .
$

Poichè i simboli di informazione sono a media nulla, nello spettro di potenza non compaiono delle righe, per cui otteniamo

$\displaystyle G_s(f) = \frac{\sigma_a^2}{T} \vert P(f)\vert^2 \, ,
$

il cui grafico è riportato in figura.
\begin{center}\vbox{\input{esempio2_1.pstex_t}
}\end{center}
All'uscita del blocco integratore otteniamo una versione discretizzata del segnale ricevuto. Infatti si ha

$\displaystyle y_k = \int_{kT}^{(k+1)T} r(t) p(t - kT) \, dt
$

dove

$\displaystyle r(t) = s(t) + w(t) = \sum_{i=0}^\infty a_i p(t - i T) + w(t) \,.
$

Possiamo quindi scrivere

$\displaystyle y_k = \int_{kT}^{(k+1)T} a_k p(t - k T)\,p(t - k T)\, dt + \int_{kT}^{(k+1)T} w(t) p(t - k T)\, dt = x_k + n_k
$

Possiamo, a questo punto, fare alcune osservazioni. Il rumore gaussiano bianco additivo risulta essere filtrato dalla risposta all'impulso dell'integratore a finestra mobile. Calcoliamo perciò la sua potenza:
$\displaystyle \sigma_n^2$ $\displaystyle =$ $\displaystyle E\{n_k^2\} = E\left\{\int_{kT}^{(k+1)T} w(t) p(t - k T)\, dt \int_{kT}^{(k+1)T} w(\alpha) p(\alpha - k T)\, d\alpha \right\}$  
  $\displaystyle =$ $\displaystyle \int_{kT}^{(k+1)T} \int_{kT}^{(k+1)T} \underbrace{E\left\{w(t) w(...
...}_{\textrm{Autocorrelazione di } w(t)} p(t - k T)\,p(\alpha - k T)\,dt\,d\alpha$  
  $\displaystyle =$ $\displaystyle \frac{N_0}{2} \int_{kT}^{(k+1)T} \int_{kT}^{(k+1)T} p(t - k T)\,p(\alpha - k T) \delta ( t -\alpha)\,dt\,d\alpha$  
  $\displaystyle =$ $\displaystyle \frac{N_0}{2} \int_{kT}^{(k+1)T} p^2(\alpha - k T) \, d\alpha \, .$  

Occorre quindi avere nota l'espressione analitica dell'impulso formante $ p(t)$ e poi effettuare l'operazione di integrazione. In figura è quindi riportato l'andamento, nel tempo, dell'impulso $ p(t)$.
\begin{center}\vbox{\input{esempio2_2.pstex_t}
}\end{center}
Possiamo quindi calcolare la potenza di rumore:

$\displaystyle \sigma_n^2 = \frac{N_0}{2} \cdot T \,.
$

Possiamo inoltre osservare come l'impulso formante non introduca interferenza intersimbolica, in quanto a durata finita e pari all'intervallo di segnalazione $ T$. Calcoliamo infine la probabilità d'errore $ P_e$: abbiamo
$\displaystyle P_e$ $\displaystyle =$ $\displaystyle P \{ y_k > 0 \vert a_k = -1 \} P\{a_k = -1 \} + P \{ y_k < 0 \vert a_k = +1 \} P\{a_k = +1 \}$  
  $\displaystyle =$ $\displaystyle \frac{1}{2} P \{ -1 + n_k > 0 \vert a_k = -1 \} +\frac{1}{2} P \{ 1 + n_k < 0 \vert a_k = 1 \}$  
  $\displaystyle =$ $\displaystyle \frac{1}{2} \int_0^{+\infty} p_n(\alpha +1) \, d\alpha + \frac{1}{2} \int_{-\infty}^0 p_n(\alpha -1) \, d\alpha$  
  $\displaystyle =$ $\displaystyle Q\left(\frac{T}{\sigma_n}\right) = Q\left(\sqrt{\frac{2T^2}{N_0 T}}\right) = Q(3) \,.$  




ESERCIZIO 3: Un segnale PAM ha espressione $ x(t)= \sum_{k=0}^\infty a_k p(t - k T)$. I simboli $ a_k$, equiprobabili ed indipendenti, appartengono all'alfabeto $ \{\pm 1\}$, mentre l'impulso $ p(t)$ ha trasformata di Fourier a radice di coseno rialzato, con roll-off uguale a $ 0.5$ e con intervallo di segnalazione $ T=9 \cdot 10^{-5}$ s. Si vuole trasmettere il segnale su un canale affetto da rumore Gaussiano bianco additivo, con densità spettrale di potenza $ N_0/2$, con $ N_0 = 2 \cdot 10^{-6} V^2 / Hz$.

SOLUZIONE ESERCIZIO 3: La risposta in frequenza del canale risulta essere perció

$\displaystyle H(f) = 1 + 0.3 e^{-\jmath 2 \pi f T} \quad \vert fT\vert \le \frac{1}{2}
$

da cui è possibile ricavare la risposta all'impulso del canale

$\displaystyle h(t) = \delta(t) + 0.3 \delta(t - T)\,.
$

Come stadio di ricezione, consideriamo un ricevitore a filtro adattato all'impulso di tipo a radice di coseno rialzato e campionatore a frequenza di simbolo. L'impulso $ g(t)$ all'uscita del filtro di ricezione avrà spettro del tipo

$\displaystyle G(f) = P^2(f) [1 + 0.3 e^{-\jmath 2 \pi f T}]
$

e quindi l'impulso $ g(t)$ risulterà essere

$\displaystyle g(t) = p_{CR}(t) + 0.3 p_{CR}(t - T)
$

dove con $ p_{CR}(t)$ si è indicato l'impulso complessivo a coseno rialzato: supponiamo inoltre che $ p_{CR}(0)=1$. All'uscita del campionatore a intervalli $ t=kT$ otteniamo l'impulso discreto

$\displaystyle g_k = g(t = kT) = p_{CR}(kT) + 0.3 p_{CR}[(k-1)T]
$

per cui il segnale su cui effettuare la decisione risulta essere

$\displaystyle r_k = a_k + 0.3 a_{k-1} \, .
$

Dimensioniamo quindi un equalizzatore a 3 prese. L'impulso $ q(t)$ all'uscita dell'equalizzatore può essere espresso come

$\displaystyle q(t) = c_0 g(t) + c_1 g(t-T) + c_2 g(t - 2T)
$

dove $ c_0, c_1, c_2$ sono i coefficienti delle prese dell'equalizzatore. Abbiamo quindi
$\displaystyle q(kT)$ $\displaystyle =$ $\displaystyle c_0 g(kT) + c_1 g[(k-1)T] + c_2 g[(k-2)T]$  
  $\displaystyle =$ $\displaystyle c_0[\delta_k + 0.3\delta_{k-1}] + c_1[\delta_{k-1} + 0.3\delta_{k-2}] + c_2[\delta_{k-2} + 0.3\delta_{k-3}]\,.$ (1)

Imponendo le condizioni

$\displaystyle \left\{ \begin{array}{ll}
q(0) = 0 \\
q(1) = 1 \\
q(2) = 0
\end{array} \right.
$

dalla (1) si ottiene il sistema

$\displaystyle \left\{ \begin{array}{ll}
c_0 = 0 \\
c_0 0.3 + c_1 = 1 \\
c_1 0.3 + c_2 = 0
\end{array} \right.
$

la cui risoluzione porta ad avere

$\displaystyle \left\{ \begin{array}{ll}
c_0 = 0 \\
c_1 = 1 \\
c_2 = -0.3 \,.
\end{array} \right.
$

Calcoliamo infine la potenza del rumore termico in uscita dall'equalizzatore. Abbiamo che il rumore termico $ n_1(kT)$ dopo l'equalizzatore può essere espresso in funzione del rumore $ n(kT)$ prima di tale equalizzatore

$\displaystyle n_1(kT) = c_0 n(kT) + c_1 n[(k-1)T] + c_2 n[(k- 2)T] \,.
$

Poiché l'autocorrelazione del processo $ n(kT)$ risulta essere il campionamento di quella del processo tempo continuo $ n(t)$ abbiamo

$\displaystyle R_n(\tau) = \frac{N_0}{2} \delta(\tau) \ast p(\tau) \ast p(-\tau) = \frac{N_0}{2} g_{CR}(\tau)
$

da cui è possibile calcolare la varianza $ \sigma_1^2$ del processo $ n_1(kT)$ che, essendo a media nulla, coincide con il valore quadratico medio. Ricordando infine che i campioni $ n(kT)$ del processo di rumore a tempo continuo $ n(t)$ sono indipendenti (perchè?), abbiamo
$\displaystyle \sigma_1^2$ $\displaystyle =$ $\displaystyle E\{ n_1^2(kT)\} = E\{[c_0 n(kT) + c_1 n[(k-1)T] + c_2 n[(k- 2)T]]^2 \}$  
  $\displaystyle =$ $\displaystyle (c_0^2 + c_1^2 + c_2^2)\frac{N_0}{2} = 1.09 \frac{N_0}{2} \,.$  




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Riccardo Pighi 2004-05-06